Speciale medaglia del Presidente della Repubblica anno 2005 |
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Praiano, Piazza San Luca Mercoledì 29 luglio 2009, ore 22.00 FANFARE CIOCÅRLIA la più famosa banda di ottoni della tradizione rumena | |||||||||||||||||||||||
Trifan “Cimai” Costica
prima tromba, voce Lazar Radulescu tromba, voce Paul Marian Bulgaru tromba Ivancea Oprica clarinetto soprano, sax alto Ivancea Daniel sax Cantea “Pinca” Costantin tuba Trifan “Gutzel” Monel tuba Calin “Sulo” Costantin corno tenore Ivancea Mihai Laurentiu corno baritono Ursu “Gisnaica” Costel percussioni Ionita Nicolae percussioni |
Fanfare Ciocårlia - “fanfare” è il termine francese per “banda”, “ciocårlia”, l’usignuolo, è il titolo di un brano strumentale molto diffuso tra i lautâri rumeni - proviene da Zece Prâjini, una cittadina della Regione moldava, nella parte nord orientale della Romania, il cui nome significa “dieci campi” ed è un villaggio di appena quattrocento anime, circondato da montagne e piste polverose. Il gruppo è composto di musicisti di ogni età e di ogni esperienza, i loro strumenti presentano una particolare patina conquistata “sul campo”: durante le feste di matrimonio o altre occasioni cerimoniali, i musicisti suonano senza sosta per molte ore di seguito esibendo un repertorio vastissimo, adatto ad ogni umore o momento della vita. “Nella nostra regione siamo uno degli ultimi gruppi di questo tipo ancora in circolazione e siamo i più veloci di tutti”. Ed è proprio la velocità di esecuzione una delle cifre distintive del gruppo, che si distingue dagli altri analoghi complessi più o meno autentici anche per la capacità di coniugare la naturale espressività melodica degli “assolo” con lo sfrenato virtuosismo richiesto dai complicatissimi ritmi delle danze tradizionali rumene, turche, bulgare, serbe, ungheresi e macedoni, e per la geniale capacità di “balcanizzare” brani musicali tratti da colonne sonore, dal pop commerciale e, in generale, dalla musica che si ascolta per le strade. |
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Praiano, Piazza San Luca Lunedì 10 agosto 2009, ore 22.00 AMBROGIO SPARAGNA & Orchestra Pizzicata TARANTA D’AMORE concerto di canti e balli popolari | |||||||||||||||||||||||
Ambrogio Sparagna voce,
organetti
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Ambrogio Sparagna, figlio di musicisti tradizionali di Maranola (LT), è allievo di Diego Carpitella. Nel 1976 fonda la prima scuola di musica popolare in Italia al Circolo “Gianni Bosio” di Roma; segue, nel 1984, la “Bosio Big Band”, l’originale orchestra di organetti con cui mette in scena, nel 1988, “Trillillì. Storie di magici organetti ed altre meraviglie”, opera folk che utilizza la favola musicale come espediente narrativo. Da allora è un susseguirsi di successi e di commissioni di opere: “Giofà. Il servo del Re”, “Voci all’Aria”, “La via dei Romei”, “Un canto s’udìa pe li sentieri”. Dal 2004 al 2006, Sparagna è maestro concertatore del festival “La Notte della Taranta”. Dal 2007 è fondatore e direttore dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium “Parco della Musica” di Roma. “Taranta d’Amore” è uno spettacolo dedicato al repertorio di canti e balli popolari dell’Italia centro-meridionale. Al centro della scena, Sparagna guida l’Orchestra, mescola gli strumenti, lancia sguardi severi ai musicisti, li fa ballare e muovere “a ritmo”. Anche il Maestro suona, canta e balla ma, soprattutto, gioca con il pubblico: gli fa battere le mani, fischiare una melodia, cantare un ritornello e sorridere per un numero ad effetto. Una vera e propria festa che riesce ad animare la platea e la fa “saltare” al ritmo terzinato dei balli popolari tra organetti, chitarre e tamburelli. |
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Praiano, Piazza San Luca Venerdì 21 agosto 2009, ore 22.00 CANTORI DI MONTE SANT’ANGELO ‘NFANNE ‘NFANNE serenate, canti a distesa e tarantelle del Gargano | ||||||||||||||||||||||||
Giovanni Notarangelo voce, chitarra classica Michele Diurno voce, violino a sonagli Francesco Notarangelo voce, castagnole Paolo Rinaldi voce Francesco Lauriola voce Peppe Totaro voce, chitarre Matteo Ortuso voce, chitarra battente Matteo Merla fisarmonica Roberto Menonna voce, tammorra Carmela Taronna danza | «‘Nfanne ‘nfanne» è l’espressione onomatopeica della zona di Monte Sant’Angelo che si pronuncia quando si fa saltellare un bimbo sulle ginocchia. I Cantori di Monte Sant’Angelo sono fra i più autentici depositari della tradizione musicale della loro terra. Il loro repertorio si compone di serenate, tarantelle e canti “alla stesa” caratterizzati dall’accompagnamento della chitarra battente, la cui sonorità è capace di evocare i magici scenari del passato e di scandire ritmi che rimandano alla grande vocazione contemporanea della musica etnica. Il gruppo si avvale della collaborazione dei “Tarantula Garganica”, un gruppo formato da giovani musicisti di Monte Sant’Angelo, già ospite del Festival della Tradizione di Praiano nell’estate del 2005, del quale abbiamo già lodato la purezza d’intenti, la compostezza e la solida inventiva che lo collocano molto al di là della semplice “riproposta”. Il concerto del gruppo dei Cantori di Monte Sant’Angelo, formato dai cinque portatori anziani e dai giovani musicisti dei Tarantula Garganica, costituisce un chiaro esempio della continuità della musica tradizionale e vede realizzato l’auspicio dei Cantori: essere d’impulso per i giovani, al fine di custodire e tramandare le tradizioni popolari che essi stessi hanno ereditato. | |||||||||||||||||||||||
Praiano ,Grotta di Suppraiano Venerdì 28 agosto 2009, ore 12.00 RAFFAELLO SIMEONI MATER SABINA dall’alto Lazio alla ricerca del suono universale | ||||||||||||||||||||||||
Raffaello Simeoni voce, organetto, fiati Cristiano Califano chitarre |
“Mater Sabina” è un concerto dedicato alle liriche dell’alto Lazio, terra ancora ricca di tradizioni, del misticismo di S. Francesco e di vie di pellegrini e cantastorie.Da una recensione di Emilio Sacco: “Raffaello Simeoni, musicista poliedrico, cultore dell’organetto diatonico, della zampogna e della ghironda, cantante dalla voce potente e dalle sonorità coinvolgenti… Conosco Raffaello ormai da diversi anni, ed ogni volta che parlo con lui mi capita di emozionarmi: istintivamente mi fa pensare a un menestrello medievale, ad una sorta di affabulatore musicale, in grado di accompagnarti con la musica, attraverso i sentieri della memoria, percorrendo il lungo viaggio delle emozioni. Il suo ritmo è trascinante e coinvolgente, il suo organetto, che muove quasi fosse parte integrante del suo corpo, disegna note che affascinano la mente, la sua ghironda, che cessa di essere strumento tipicamente medievale, si trasforma letteralmente in fucina di note suadenti ed armoniose. È un cantastorie, che nella borsa porta con sé ricordi ed emozioni del passato che cerca di trasmettere e tramandare a chi ha la pazienza di ascoltare”. |
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Direzione artistica di Antonio Porpora Anastasio | ||||||||||||||||||||||||
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
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I Bottari di Portico 'Ndrezzata di Ischia Ensemble Extra Moenia Musica per il Basso Lazio Totarella - le zampogne del Pollino La paranza di Montemarano Nuova compagnia della Tammorra Ambrogio Sparagna vedi ed. 2001 |
Peppe Barra Aramirè Archè Anthe vedi ed. 2002 | Alexian e il suo Gruppo Riccardo Tesi BANDITALIANA Folkabola Marcello Colasurdo vedi ed. 2003 | Enzo Avitabile & Bottari di Portico Taricata Verbanus Duo Sancto Ianne ensemble Alfio antico vedi ed. 2004 | |||||||||||||||||||||
2005 | 2006 | 2007 | 2008 | |||||||||||||||||||||
Carantàn
Faraualla
Tenores
Gòine |
Discede
Carlo
Faiello
O’ Lione e
la Paranza di Scafati
vedi ed. 2006 |
In Cupa Trance Circo Popolare Campano Fratelli Mancuso Alta Madera Blend Project vedi ed. 2007 | Unavantaluna Taraf da metropulitana Malastrana duo Giuseppe "Spedino" Moffa & Co. mpari vedi ed. 2008 | |||||||||||||||||||||
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